Bruno Gatti, Giubiasco, Mauro Antonini, Bellinzona

Ogni anno, a partire dalla mezzanotte del terzo mercoledì del mese di novembre, esce il Beaujolais nouveau e viene spedito in tutto il mondo, grande tradizione sovente molto apprezzata anche dalla classe operaia essendo il prodotto non troppo caro e quindi alla portata anche dei proletari. In concomitanza, più o meno, è arrivata la grande pensata del Novello (anche lui ) presidente Plrt, ma in questo caso i lavoratori delle officine Ffs di Bellinzona hanno molto meno apprezzato.Ci chiediamo se l’idea è stata ispirata (ma magari il presidente è astemio visto che è anche uno sportivo di buon livello) dall’aver troppo assaggiato il succitato Novello (come lui) vino francese.

Suggeriamo quindi al novello presidente, a mo di riparazione, di offrire agli operai delle officine, dopo la sfortunata pensata, una bottiglia della migliore qualità del succitato vino. Sarebbe buona cosa e potrebbe fargli recuperare qualche metro (lui ex ciclista) di popolarità persa.

Ma passando a considerazioni più serie ci chiediamo: – Dov’era il signor Rocco Cattaneo quando un imponente corteo di circa 15’000 persone, composito che più non si può, sfilava attraverso Bellinzona, gridando l’ormai famoso slogan “Giù le mani dalle officine”? Ebbene, quel grido si è impresso nelle mura della città come un profumo pregiato che profuma a lungo per chi ha buon naso e pure per chi ha buone orecchie ancora riecheggia per le strade di Bellinzona.

Suvvia, il novello presidente, non ne inventi più, si accontenti del record nella mitica Giubiasco-Carena, che gli fa onore ed eviti di procurarsi con le sue sortite un record di leggerezza.

Tenga inoltre presente il buon ex ciclista, che sa cosa significa faticare in salita per scollinare, che in quelle officine c’è chi vi ha lavorato per 35-40 anni faticando parecchio!

La Regione 12.12.2012