Il 1. Maggio non è il giorno di festa del lavoro, ma nasce come giorno internazionale dei lavoratori. Non è una differenza da poco: lavoratori, non lavoro, per bacco!

Il 1. Maggio infatti è la celebrazione della lotta dei lavoratori, in particolare la lotta per la riduzione della giornata lavorativa e la storica conquista delle 8 ore, sintetizzata simbolicamente negli accadimenti di Chicago del 1886. La giornata è proclamata nel 1889 dalla II Internazionale socialista quale giorno di lotta per le otto ore e per una legislazione internazionale sul lavoro.

Di primo in primo, è passato più di un secolo. Del Primo maggio ne hanno abusato un po’ tutti. Forse varrebbe la pena riappropriarsene e farlo ridiventare momento di partenza e non di arrivo, momento di solidarietà, di coscienza, in cui si ribadisce la centralità dei lavoratori e delle lavoratrici, della loro importanza, dei loro diritti. Forse è proprio ora di farlo e di ritornare protagonisti, positivi, propositivi e consapevoli, per bacco!

Sul primo maggio in Ticino, v. Renato Simoni, Pasquale Genasci, Danilo Baratti, Il primo maggio. La “Pasqua dei lavoratori”, in Marco Marcacci (ed), La Befana Rossa. Memoria,sociabilità e tempo libero nel movimento operaio ticinese, edizione Fondazione Pellegrini-Canevascini, 2005, 23-54